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e forza Reggio Emilia....

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2007 12:41
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Caso Lorbek, Treviso rischia di perdere la A

29/07/2007 11:21
Il coinvolgimento di Buzzavo inguaia la Benetton

- Il Resto del Carlino -

DALL’AUTOREVOLE sito della Lega basket, sempre attento a riportare solo le notizie che non fanno male, il caso Benetton è già sparito. Non sorprende: quando la vicenda venne a galla, il presidente della Confindustria dei canestri, Enrico Prandi, da allora dimissionario, si affrettò a dire che «questa faccenda poteva essere gestita meglio se non fosse diventata un caso pubblico». Nell’ordine, invece, l’hanno gestita: la giustizia sportiva, che ha inflitto una penalizzazione di 12 punti a Treviso negandole così playoff ed Eurolega, e la magistratura ordinaria, che due giorni fa ha inviato quattro avvisi di fine indagine, provvedimenti che anticipano il rinvio a giudizio. Ipotizzando il pm bolognese Lorenzo Gestri i reati di frode sportiva e falso, va definitivamente a farsi benedire anche la teoria della buona fede con la quale il basket, attraverso le sue molteplici versioni, ha cercato di salvare la faccia alla Benetton.
Alla Lega questo nuovo capitolo del caso Treviso, finita nei guai per aver tesserato un giocatore in più rispetto al consentito, dovrebbe invece interessare: per quanto sembri fuori tempo massimo, l’esito dell’indagine della Procura di Bologna rischia di cambiare faccia al campionato. Estremizzando: l’ipotesi di arrivare ad una retrocessione della Benetton non è così campata in aria.
Chiudendo i suoi lavori, il pm Gestri non ha solo comunicato il coinvolgimento del presidente della Benetton Giorgio Buzzavo, finora estraneo ad ogni inchiesta, ma ne ha pure spiegato il perchè: contrariamente a quanto dichiarato ai giudici sportivi, il dirigente di Treviso, secondo la Procura, sapeva del tesseramento irregolare di Lorbek. Risulterebbe dalle intercettazioni telefoniche che nei guai hanno messo anche l’ex gm Fadini, oltre all’ex team manager Cirelli e all’ex segretario della Lega Zanetti, questi ultimi due autori materiali del misfatto e rei confessi.

LE INTERCETTAZIONI su Buzzavo verranno ora trasmesse al Coni, come prevede un accordo fra magistratura ordinaria e sportiva quando si indaga sulle stesse vicende. Di questa nuova documentazione dovrà occuparsi presumibilmente chi sosterrà l’arbitrato sul ricorso di Reggio Emilia, società che rivendica i due punti persi con una Benetton non in regola: con quelli, si sarebbe salvata. Al club reggiano il compito di richiedere tempi stretti di giudizio, anche perchè la situazione è cambiata: con la responsabilità diretta che la posizione di Buzzavo fa presumere, la Benetton sarebbe sull’orlo del baratro.
Palla al Coni, insomma. E chi si aggrappa alla rigidità dei regolamenti, dimenticando che i processi si riaprono anche quando sono già usciti dalla Cassazione, tenga conto del momento: il capo dello sport Petrucci che parla di inflessibilità con il ciclismo ed era stato inflessibile ai tempi di Calciopoli, non può certo derogare dai principi dell’etica e della trasparenza in questo caso. Intanto in Lega sta per arrivare il nuovo presidente: Antonio Martone, ex presidente della Giudicante. Un magistrato: poi dicono le coincidenze...
ANGELO COSTA


[SM=x1131366]
non abbiamo ancora dimenticato.... [SM=x1131365]
restiamo in silenzio e pazientiamo.
Come dice un proverbio cinese "siediti sulla riva del fiume e aspetta che passi il cadavere del tuo nemico" [SM=x1131361]
chi segue gli altri nn arriva mai primo....

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30/07/2007 11:17
 
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Finalmente un pò di giustizia!!!
Speriamo di vedere sti [SM=x1131396] vengano retrocessi Si riparla del «caso Lorbek»: deciderà il Coni

- Il Resto del Carlino -

30/07/2007 10:03 - UN FULMINE a ciel sereno sconvolge l’estate dei canestri, a metà tra A e Legadue, e pone degli interrogativi che parevano ormai sopiti, ma che invece tornano d’attualità.
Già, perchè mentre la serie A ha già presentato i calendari della nuova stagione sportiva, c’è chi non si arrende ad una retrocessione macchiata da un tesseramento irregolare e spera, con l’emergere di fatti nuovi, in un intervento del Coni.
Stiamo parlando, manco a dirlo, del «caso Lorbek», il cui tesseramento irregolare (ovvero oltre i limiti consentiti) ad opera della Benetton Treviso portò la scorsa stagione ad una penalizzazione di 12 punti per il team allenato da David Blatt.
Tutto questo però non ha sanato ricorsi e polemiche, soprattutto a Reggio Emilia, perchè la Bipop affrontò e perse con la Benetton che schierava quel giorno il lungo sloveno.
E a conti fatti, proprio per quei due punti Reggio oggi si trova a ragionare per allestire una squadra che disputi il campionato di Legadue e non di serie A.
Il fatto nuovo nell’inchiesta, secondo il Pm bolognese Lorenzo Gestri, è il coinvolgimento nell’inchiesta del presidente trevigiano Giorgio Buzzavo che, secondo intercettazioni telefoniche, era a conoscenza del tesseramento irregolare di Lorbek.
Intercettazioni che ora verranno trasmesse al Coni, con il ricorso di Reggio Emilia che ora guadagna maggior credito.
Ovvio che la Bipop chieda tempi stretti di giudizio e speri in una decisione che potrebbe creare un ribaltone, ovvero il ripescaggio di Reggio in A e la retrocessione della Benetton Treviso in Legadue.
Solo fantasie?
Tutt’altro, al momento, con l’emergere di queste intercettazioni, è un’ipotesi da non scartare a priori.
COME CAMBIEREBBE LA LEGADUE?
Ovviamente il campionato di Legadue attende gli eventi, come sempre in questi anni in cui vari ribaltoni hanno portato nel secondo campionato nazionale corazzate come Virtus Bologna e Scavolini Pesaro, alterando di fatto i valori in campo, perchè tali società avevano forze tali da dominare fin da subito.
E se la Virtus ha impiegato due anni a tornare in A, Pesaro è salita al primo colpo, pur se attraverso una regular season difficoltosa. Arrivasse anche Treviso in Legadue, sarebbe un campionato fortemente modificato nei valori e, a quel punto, anche negli obiettivi prestagionali delle società.
Insomma, non resta che attendere e capire quali sviluppi ci saranno.
Alla finestra c’è una grande del basket italiano, la Benetton Treviso, ma anche tante squadre che al momento non conoscono il nome delle loro avversarie.

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31/07/2007 11:49
 
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sarebbe una goduria incommensurabile! [SM=x1131360] [SM=x1131325]
nonchè la conclusione più GIUSTA a quello schifo che è stato fatto l'anno scorso.
Reggio Emilia si ritrova al momento curnut' e mazziat.
Ovvero, ha la ragione riconosciuta e la solidarietà delle altre squadre....ma ciò non basta a evitarle la legadue perchè il ricorso andava fatto nei tempi previsti dalla lega ( e nn fa nulla se la lega che era supposta dover vigilare, se ne era sbattuta altamente.... come cazzo faccio a fare ricorso per qualcosa che TU, federazione,che hai i contratti depositati e sai quanti tesserati ci sono in ogni squadra, non hai rilevato? [SM=x1131296] )

Nn so come andrà a finire, io ci spero sempre perchè sarebbe bello che il basket desse un esempio di integrità allo sport, per quanto possa essere utopistico ciò che sto dicendo.

Ma ve li immaginate a quelle merde in legadue? [SM=x1131325]
e chalmers? dove ve lo mettete poi? [SM=x1131317]
dovrebbero dar via mezza squadra , e a prezzi di saldi!
sarebbe un danno economico enorme, senza contare che perderebbero definitivamente l'eurolega , che invece pare abbiano assicurata per l'anno prossimo ( gli basta arrivare nei primi 9 posti)

sediamoci sulla riva del fiume e aspettiamo.... [SM=x1131365]
chi segue gli altri nn arriva mai primo....

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l'acqua del fiume scorre....
Il caso Lorbek fa vacillare il Coni

04/08/2007 10:15
Pressioni sul presidente della Camera di conciliazione da membri della giunta

- Corriere della Sera -

Il caso Lorbek non è finito, anzi. La vicenda del tesseramento irregolare potrebbe avere strascichi per la Benetton nella giustizia sportiva. E apre una «questione morale», un'altra è il caso di dire, nello sport italiano. Perché dalle intercettazioni dei Nas di Bologna emergono pressioni sul presidente della Camera di conciliazione del Coni, chiamata a emettere l'ultimo verdetto sul caso, e guerre di potere all'interno dei palazzi delle Federazioni.
Gli avvisi di fine indagine ­ atto che solitamente precede il rinvio a giudizio ­ per i reati di falso e frode sportiva sono stati inviati, la scorsa settimana, dal pm di Bologna, Lorenzo Gestri, al presidente della Benetton, Giorgio Buzzavo, all'ex segretario della Lega Basket, Massimo Zanetti, all'ex t.m. Benetton, Andrea Cirelli, all'ex g.m. del club veneto, Andrea Fadini. A tali conclusioni si è giunti grazie alle intercettazioni telefoniche dei Nas. Dalle quali emerge, tra l'altro, che Giorgio Buzzavo era a conoscenza di tutta la vicenda e i provvedimenti di allontanamento di Andrea Cirelli, carta dalla difesa della Benetton, «erano validi solo sulla carta». Ora i quattro destinatari potranno presentare memorie difensive. Mercoledì, poi, la procura della Federbasket riceverà le carte dai pm bolognesi.
Ma c'è un'altra pagina, morale e non penale, che si apre e rischia di creare problemi allo sport italiano. Nelle conclusioni dell'informativa dei Nas è scritto che «numerose sono state inoltre le interferenze e le pressioni avanzate da più parti sul Collegio arbitrale, in particolar modo sul presidente Pier Luigi Ronzani e sul componente Guido Cecinelli. L'esito delle intercettazioni ha infatti fatto emergere con chiarezza che Ronzani (che ha lo studio a Conegliano Veneto, 30 km da Treviso, ndr), per conto della società Pallacanestro Treviso era stato avvicinato dall'avvocato Alessandro Gracis, difensore di Cirelli, e da Maffei (giornalista de
Il Gazzetino, ndr), ai quali aveva lasciato intendere di essere orientato a ridurre la sanzione comminata dalla Corte federale qualora avesse trovato il consenso degli altri componenti del Collegio». In favore della Benetton i Nas ritengono che abbiano interferito, «seppur con risultati diversi da quelli sperati, il presidente della Federazione italiana pallavolo, Carlo Magri, i vertici del Coni nelle persone del presidente Gianni Petrucci e del funzionario Stefano Bovis». Quest'ultimo secondo l'informativa era in contatto sia con Cecinelli sia con Petrucci. In realtà Petrucci non compare direttamente in nessuna delle intercettazioni e il suo coinvolgimento è solo supposto.
Sempre dalle intercettazioni di Buzzavo è emerso che «probabilmente l'attività svolta in favore della società veneta era stata ostacolata dal prof. Franco Chimenti, presidente della Federazione italiana golf, membro della Giunta del Coni e asseritamente grande sostenitore della squadra Virtus Roma». Tesi che emerge anche da una telefonata del presidente Fipav, Magri (anch'egli membro della giunta Coni) che di Chimenti il «il piccolino» dice che è «culo e camicia con il presidente Ronzani » ed è «un fanatico della Roma Pallacanestro (rivale della Benetton, ndr) ».
Colpisce, in particolar modo, l'intercettazione tra Ronzani e Chimenti, in cui il presidente della Federgolf ed ex presidente della Lazio calcio, dice di dovergli parlare di cose che «lo faranno trovare in una condizione di vantaggio pazzesca». Quale vantaggio? Lo stesso Chimenti, sentito il 31 maggio dai carabinieri, dopo aver spiegato che «conosceva Ronzani in quanto consulente legale e difensore della Federgolf», affermava che «si riferiva alla possibilità concreta che, alla scadenza del quadriennio olimpico, potesse essere un candidato credibile alla presidenza del Coni. In tal caso Ronzani non avrebbe dovuto temere le conseguenze di un ostracismo ad personam, così come invece era in atto nei suoi confronti dell'attuale gestione». Petrucci e Ronzani non si parlano dall'autunno scorso e il presidente del Coni ha anticipato una prossima riforma della Camera di conciliazione.
Roberto Stracca




quanta merda sta scendendo giù da sto fiume eh? il basket nn è uno sport molto più pulito del calcio tuttosommato [SM=x1131358]
girano solo meno soldi.

noi, continuiamo ad aspettare seduti sulla riva.... [SM=x1131365]
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LA COSA SI FA MOLTO SERIA E GRAVE!!!!
Dalle intercettazioni emergono guerre di potere e pressioni sul presidente della Camera di conciliazione

- La Gazzetta di Reggio -

05/08/2007 08:49 - Peggio, molto peggio di quanto si potesse immaginare. Dalle intercettazioni telefoniche compiute dal Nas dei carabinieri nell’ambito dell’inchiesta vera sul caso Lorbek - quella compiuta dal pm bolognese Gestri, non le tragicomiche udienze della giustizia sportiva che hanno visto la Pallacanestro Reggiana nel ruolo del ragionier Ugo Fantozzi - emergono guerre di potere, intromissioni indebite e, in particolare, pressioni sul presidente della Camera di conciliazione del Coni, che doveva emettere la parola definitiva sulla vicenda del tesseramento di Erazem Lorbek, il 19º della stagione 2006-07, quando il limite è 18 (con revoca retrodatata del contratto con il giovane Gino Cuccarolo, secondo la tesi accusatoria, appunto per far posto allo sloveno).
Una svolta clamorosa che mette in subbuglio non solo il basket, ma l’intero sport nazionale (una questione morale già aperta più volte in passato in ambito calcistico), e che riaccende le speranze reggiane di ottenere il ripescaggio in serie A, forse a spese della Benetton e dei suoi dirigenti, fino a poche ore fa ipertutelati da gran parte della stampa nazionale, che vedeva (e forse vede) il nano biancorosso impegnato a squittire le proprie ragioni nel deserto della giustizia sportiva; una ostinazione peraltro blanda, dal momento che la strada del ricorso immediato al Tar pareva troppo radicale e «frontale», al cospetto del colosso Benetton.
Di fatto, il pm Gestri ha emesso 4 avvisi di fine indagine (di solito precedono la richiesta di rinvio a giudizio) nei confronti di Giorgio Buzzavo, presidente Benetton; Andrea Cirelli, ex team manager del club veneto; Andrea Fadini, ex gm; Massimo Zanetti, ex segretario Legabasket (i tre ex sono ovviamente divenuti tali dopo che è scoppiato il caso Lorbek). L’ipotesi di reato: frode sportiva e falso (per Zanetti, falso in atto pubblico).
Nell’informativa del Nas al pm Gestri, assieme al contenuto di molte registrazioni telefoniche emerge più volte la convinzione di interferenze e pressioni sul collegio arbitrale, in particolare sul presidente Pier Luigi Ronzani e sul componente Guido Cecinelli. In una conversazione, scrivono i carabinieri, Ronzani informa della decisione presa dalla commissione, che ha confermato la condanna di Cirelli e ha inflitto 12 punti di penalizzazione (in precedenza erano 15) alla società. Abbiamo «lottato fino allo spasmo però... Purtroppo...». Di cosa si rammaricasse Ronzani si capiva nel prosieguo delle indagini, aggiungono i Nas. Le conversazioni evidenziavano infatti che la volontà di confermare la massima penalizzazione anche a carico del club veneto, manifestata da Ronzani, era stata vanificata dall’opposizione degli altri componenti la commissione, in particolare dal parere contrario dell’avvocato Guido Cecinelli che, stante il tenore delle conversazioni ascoltate, era influenzato dai vertici Coni, i quali, tramite Stefano Bovis, direttore Ufficio affari legali, premevano per ottenere una riduzione della penalizzazione di 15 punti in secondo grado (Corte federale).
Dalle intercettazioni emerge che Ronzani era stato avvicinato dall’avv. Gracis, legale di Cirelli, e dal giornalista del Gazzettino Maffei, ai quali aveva fatto intendere d’essere orientato a ridurre la sanzione della Corte federale, qualora avesse trovato il consenso degli altri componenti del Collegio. Ora Ronzani smentisce di essere stato condizionato: «Nessuno ha interferito sulle mie decisioni». Da un punto di vista etico e non giudiziario, la vicenda tocca 2 presidenti federali, Carlo Magri (Pallavolo) e Franco Chimenti (Golf), che, secondo il Nas, si sarebbero adoperati per influenzare, il primo pro Benetton, l’altro contro, il giudizio del presidente della Camera di conciliazione.

Mauro Grasselli

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«Sul caso Benetton siamo parte lesa, ma io tifo per il buon senso»

06/08/2007 09:26


- Il Resto del Carlino -

GARANTISTA, più che giustizialista. Claudio Sabatini, patron bianconero, non ha cambiato idea sul caso Lorbek e sulla vicenda che, ancora oggi, investe la Benetton Treviso. La sua proposta — l’allargamento della A a 19 club per non penalizzare Reggio Emilia — l’ha ribadita proprio ieri, dalle colonne del nostro giornale.
Ma i litigi e la cura degli orticelli personali vanno per la maggiore nel mondo del basket. Così il proprietario della Virtus opera un distinguo.
«Per me — insiste — è sola una questione di buon senso. E ripeto che un campionato a 19 squadre mi sembra una soluzione ideale. Ma se ognuno dovesse tirare l’acqua al suo mulino, pensando solo al proprio tornaconto, ci adegueremo».
Facile la traduzione: «Anche la Virtus è parte lesa. Ci faremo sentire nelle sedi più opportune».
Benetton da un lato, l’impianto dall’altro. Tornando su Romilia. «Io continuo a perseguire la strada del dialogo anche se spesso trovo dei muri. E spesso sento parlare di progetti sportivi che in realtà nascondono progetti immobiliari. C’è un imprenditore bolognese al quale è già stato proposta la denominazione di un nuovo palasport. Se mi passate la battuta, dovremmo pensare a progetti in comune, non in provincia...».
Resta da capire se anche la Virtus, eventualmente, abbia il suo progetto. «Non ce l’ho, come ho detto spesso. Piuttosto sono contento perché da settembre ci sarà un tavolo unico. Mi auguro che possa servire alle esigenze della città. Mi sembra che questa, al contrario, stia diventando la città dei furbetti. Così rischiamo solo di diventare la città dei fessi».
a. gal.



serie B, serie B! [SM=x1131357]

altro che buonismo, ci vorrebbe un po' di serietà nelle pene!
Cmq, se proprio la Merdetton nn venisse punita come merita, accettare reggio emilia sarebbe un atto dovuto a questo punto.
impensabile che con tutta la merda che sta uscendo fuori, reggio emilia perda il suo legittimo posto in A a discapito di una squadra di ladri e imbroglioni che però sono troppo potenti per esser puniti.... [SM=x1131357]

ma se si facesse un campionato a 19 squadre, dovremmo rifare il calendario?
questa sarebbe un'ottima cosa.... [SM=x1131365]
chi segue gli altri nn arriva mai primo....

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